14 A 1. Architettura Post-Katrina Dai Numeri

Il paesaggio postdiluviano contiene un design poco all’avanguardia ma piuttosto un’abbondanza di familiarità e replicazione. Cosa rivela questo sulla società di New Orleans?

L’anno scorso i media mondiali si sono incontrati rumorosamente su New Orleans per celebrare il decimo anniversario dell’uragano Katrina. Quest’anno ha segnato un traguardo più tranquillo ma comunque significativo: è trascorso un decennio dall’inizio effettivo della ripresa strutturale, iniziata a titolo indicativo all’inizio del 2006. Quindi questo è un momento adatto per valutare i risultati. In che modo i cittadini di New Orleans hanno scelto di ricostruire le loro residenze? Che aspetto hanno i paesaggi urbani ricostituiti? Cosa rivelano le scelte sui vari proprietari di case, costruttori, sviluppatori, architetti, autorità coinvolte e, soprattutto, sulla società di New Orleans?

Queste domande fondamentali non sono state curiosamente affrontate nel consistente e crescente archivio della letteratura post-Katrina. In generale questa letteratura, dalla borsa di studio alla stampa specializzata fino all’ambizioso giornalismo di lunga durata, rientra in tre categorie principali: discorsi teorici sulle filosofie che dovrebbero (o non dovrebbero) informare la ricostruzione, tra cui sostenibilità, resilienza, localismo, storicismo, modernismo, equità, giustizia sociale, gentrificazione, neoliberismo, imprenditorialità, urbanistica tattica, New Urbanism e landscape urbanism; analisi critiche di piani e programmi ufficiali (come la Bring New Orleans Back Commission e la Louisiana Road Home), della privatizzazione di alloggi pubblici e ospedali, controllo delle inondazioni e assicurazioni, ripristino delle coste, vari schemi di recupero e pianificazione urbana in generale;